Mediazione obbligatoria e opposizione a decreto ingiuntivo: a chi spetta esperire il tentativo?

 

E’ un tema molto dibattuto e che ha generato notevoli contrasti in giurisprudenza e dottrina. La Corte di Cassazione, sez. VI civile, con l’ordinanza n. 23003 del 16.9.19 aderisce all’indirizzo secondo il quale in tema di opposizione a decreto ingiuntivo, l’onere di esperire il tentativo obbligatorio di mediazione spetta alla parte opponente, in quanto l’art. 5 d.lgs. n. 28/2010 deve essere inteso in conformità al principio della ragionevole durata del processo.

Il caso. La Corte d’Appello, in riforma della decisione di primo grado, dichiarava improcedibile l’opposizione avverso il decreto ingiuntivo emesso in favore di una banca, per mancato esperimento nel termine assegnato della mediazione di cui all’art. 5 d.lgs. n. 28/2010. Avverso tale sentenza la ricorrente proponeva ricorso per cassazione deducendo violazione del succitato art. 5 per aver la Corte territoriale erroneamente ritenuto che l’onere di esperire il tentativo obbligatorio di mediazione nell’ipotesi di giudizio instaurato a seguito di opposizione a decreto ingiuntivo gravi sull’opponente e non sull’opposto, con la conseguenza che il suo mancato esperimento nei termini comporta l’improcedibilità dell’opposizione e la conferma del decreto ingiuntivo opposto.

La soluzione. La Corte di Cassazione, sez. VI civile, con l’ordinanza n. 23003 del 16.9.19 ritiene corretta la pronuncia dei giudici d’appello aderendo al principio secondo cui, in tema di opposizione a decreto ingiuntivo, l’onere di esperire il tentativo obbligatorio di mediazione spetta alla parte opponente, posto che l’art. 5 d.lgs. n. 28/2010 deve essere inteso in conformità al principio della ragionevole durata del processo.
Essendo, dunque, il tentativo obbligatorio di mediazione legato a livello strutturale ad un processo fondato sul contraddittorio, grava sulla parte che promuove il giudizio stesso l’onere di assolvere tale condizione di procedibilità.

La decisione è condivisibile e nell’ottica di un ragionevole ‘affidamento’ si spera non venga a breve ‘smentita’.

Walter Perrotta